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Soccorso in montagna: esperti a confronto sui protocolli di intervento e simulazione sul Monte Cimone

Giovedì 16 marzo si svolgerà un incontro sullo stato dell’arte e sul futuro del soccorso in quota che vedrà riuniti gli specialisti del soccorso in condizioni estreme.

Venerdì 17 in calendario una simulazione sul campo con l’impiego di Colibrì, il più leggero dispositivo salvavita prodotto da Eurosets, per pazienti in ipotermia.

 

Modena, marzo 2023 – Eurosets, azienda di Medolla (MO) specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di dispositivi biomedicali, partecipa ad una due giorni dedicata al soccorso in montagna.

Federazione Italiana Sicurezza Piste Sci (FISPS) sez. Emilia-Romagna, in occasione dei festeggiamenti per il trentennale di attività, ha organizzato un evento formativo: giovedì 16 e venerdì 17 marzo si incontreranno gli operatori del sistema di soccorso organizzato dell’Appennino Emiliano – tra gli enti presenti vi saranno Centrale Operativa 118 Emilia-Est, Elisoccorso di Bologna e Pavullo nel Frignano, Soccorso Alpino Emilia-Romagna, Soccorso Alpino Guardia di Finanza, Carabinieri Sciatori, 118 Set Modena Soccorso per un momento di confronto e discussione dedicato all’implementazione delle procedure di soccorso in ambiente impervio e per una simulazione sul campo che vede impiegati anche i dispositivi dell’azienda di Medolla.

“L’intervento tempestivo in situazioni di traumi e incidenti in alta quota è decisivo. Attuare procedure operative, linee guida e terapie efficaci in loco ci permette di anticipare l’ospedalizzazione successiva e guadagnare così fino ad un’ora fondamentale per la sopravvivenza della persona recuperata” commenta Oscar Santunione, coordinatore FISPS Soccorso Piste Cimone.

In questo contesto, Eurosets si inserisce presentando l’importante innovazione apportata da Colibrì, il più leggero dispositivo salvavita, in grado di sostituire temporaneamente la funzione cardiaca e polmonare di adulti, bambini e neonati. Si tratta di una tecnologia innovativa, indicata all’uso in diverse applicazioni terapeutiche, tra cui la rianimazione cardiopolmonare extracorporea (E-CPR) in caso di arresto cardiaco, l’ossigenazione extracorporea a membrana (ECMO) e il supporto circolatorio meccanico (MCS). Si ipotizza che un intervento tempestivo con l’impiego di questo genere di dispositivo in caso di arresto cardiaco possa aumentare la percentuale di sopravvivenza dal 5%-10% fino al 60%. Le sue dimensioni minime, l’ergonomia ottimale e la possibilità di essere collocato all’interno di uno speciale zaino indossabile, munito anche di gancio verricellabile, ne permettono il trasporto in modo estremamente agevole ovunque si trovi il paziente, rendendo così Colibrì il sistema più versatile nel suo ambito applicativo.

“Investire continuamente nella ricerca ci consente di poter ideare, progettare e realizzare dispositivi come Colibrì, un traguardo per il settore biomedicale ma anche un punto di partenza e un’opportunità di cure in ulteriori ambiti. In questo caso, i trattamenti ECLS (Extracorporeal Life Support), appannaggio dell’utilizzo intraospedaliero in sala operatoria, diventa una metodica applicabile sul luogo dell’emergenza grazie a Colibrì – commenta Carlo Alberto Tassi, Global Therapy & Portfolio Development Manager di Eurosets.

Gli incontri di giovedì 16 marzo si apriranno con il saluto delle autorità – partecipano i Sindaci dei quattro comuni del Cimone (Fanano, Montecreto, Riolunato, Sestola), Luciano Magnani, Presidente Consorzio Stazioni Invernali del Cimone, e il dott. Massimo Brunetti, Direttore Distretto AUSL Pavullo nel Frignano. A seguire diversi incontri incentrati sullo stato dell’arte delle procedure impiegate nel soccorso in ambiente impervio ed ostile (“Ipotermia in ambiente impervio ed ostile, trattamento e ruolo dell’equipe ALS” a cura del dott. Mario Milani, SNAMED CNSAS), sulle prospettive future (“Ipotermia e ECLS: Indicazioni attuali e prospettive future” e “ECLS e nuove tecnologie” a cura del dott. Carlo Alberto Tassi di Eurosets), sulle modalità di intervento in caso di valanghe (“Incidenti in Valanga, collegamento webair con TerraXcube” con la partecipazione del dott. Hermann Brugger, CEO EURAC Research), sul cambiamento climatico e la medicina d’emergenza in montagna (“Cambiamento climatico e Giochi Olimpici Invernali: il ruolo dell’alta formazione accademica nella Medicina d’Emergenza in Montagna” in collegamento web il dott. Luigi Festi, direttore del Master internazionale di Medicina d’Emergenza in Montagna), per concludere con un dibattito a 360° dedicato proprio al “soccorso in montagna” con i rappresentanti di FISPS Emilia-Romagna, Carabinieri Sciatori, Soccorso Alpino Emilia-Romagna, Soccorso Alpino Guardia di Finanza, Centrale Operativa 118 e DIEU.

Venerdì 17 si terrà un’esercitazione sul campo, presso le piste del consorzio del Cimone, per la ricerca e il soccorso simulato di tre scialpinisti: uno in arresto cardio-respiratorio ipotermico, un traumatico ipotermico e un ipotermico di II° grado con trauma, per il trattamento dei quali verrà impiegato Colibrì.

 

Un approfondimento su Colibrì

Dotato di una pompa centrifuga a levitazione magnetica e di un dispositivo in grado di ossigenare artificialmente il sangue, Colibrì è il device per supporto cardio-circolatorio e/o respiratorio più leggero e compatto sul mercato, ideale in tutti gli scenari in cui la trasportabilità intra ed extra-ospedaliera sono determinanti, comprese le operazioni di soccorso più estreme.

Oltre che sui pazienti adulti, il dispositivo, grazie ad una pompa centrifuga dedicata può essere utilizzato su pazienti in età pediatrica o addirittura neonatale. In questi casi, si interviene per problematiche legate a gravi patologie congenite a carico dell’apparato cardiocircolatorio o cardiorespiratorio.

In aggiunta alla estrema trasportabilità e alla capacità di sostituirsi temporaneamente alle funzioni del cuore e del polmone, Colibrì permette un monitoraggio avanzato della procedura in corso, ed è fornito di una connessione Wi-Fi che ne consente l’osservazione dei parametri vitali anche da remoto, garantendo così maggiore sicurezza e affidabilità per gli operatori sanitari.